13 settembre 2015

Immaterialismo

"Esse est percipi" è la celebre formula che riassume la filosofia di Berkeley, ovvero "l'essere significa essere percepito", ossia: tutto l'essere di un oggetto consiste nel suo venir percepito e nient'altro. Nell'idea di L.C. Rodó, gli scacchi di Berkeley (Berkeleyan Chess), ogni pezzo, tra cui il Re, che non è "controllato" (attaccato o difeso) da un altro pezzo, sparisce dalla scacchiera. Nel diagramma che segue, una singola mossa (che può essere sia del Bianco che del Nero) mette in moto una reazione a catena che porta alla sparizione di tutti i pezzi. Qual è la mossa?

L.C. Rodó
1993
b2R1k1N/1R1p1P1n/1Pp1pb1Q/1p1r1p2/1Pp1NPn1/BrPpP1q1/1p1P2P1/3BK3
Berkeleyan Chess



2 commenti:

  1. Mi pare che d7-d6 faccia collassare il tutto.. A.D.(dopo lunga assenza). Ciao a tutti.

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  2. Esatto, e in genere, dopo 1...d6, i pezzi vengono rimossi in quest'ordine (anche se son possibili delle trasposizioni): e6, d5, b5, f5, e4, c4, d3, g3, g2, e1, d2, d1, b3, g4, h6, a3, e3, f4, b2, h7, f6, c3, d8, h8, b4, a8, d6, f8, b7, b6, f7.

    Da Outrageous Chess Problems, di Burt Hochberg.

    Bentornato Alberto ;)

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