"Questa antica posizione è così difficile che non c'è nessuno al mondo che sia in grado di risolverla, ad eccezione di quelli cui ho insegnato cosa fare. Dubito che qualcuno lo abbia risolto prima di me. Così disse al-Suli". Manoscritto del 12° secolo, dalla libreria del Sultano Abdul Hamid
Set Shatranj Iraniano del 12° secolo (New York, Metropolitan Museum of Art) Via Wikipedia |
Abu Bakr bin Yahya al-Suli, nato nel 880, è stato un leggendario giocatore di Shatranj, oltre che uno storico ed un poeta. Al Suli creò un problema (forse sarebbe più corretto definirlo studio), poi rinominato Il Diamante, di cui diede solo la prima mossa e che è rimasto irrisolto per oltre mille anni. E' un problema di Shatranj, il gioco da cui nascono gli scacchi moderni e in cui quella che poi è divenuta la nostra Donna è il Consigliere (o il Generale), chiamato Fers o Ferz. Un pezzo molto debole, in grado di muovere di un solo passo e solo in diagonale.
Nello Shatranj si può vincere dando matto oppure catturando tutti i pezzi, Re escluso, a meno che l'avversario non sia in grado di fare lo stesso alla prossima mossa. La configurazione iniziale dei pezzi è la stessa degli scacchi moderni; ancora non è chiaro dove vada il Re bianco (lo Shah), se a destra o sinistra del Fers. Queste poche regole (neanche troppo chiare) le ho prese da Wikipedia; se qualcuno avesse informazioni da aggiungere, si potrebbe modificare il post o approfondirlo con i commenti nei quali è possibile inserire immagini, video e link (una guida qui).
Abu-Bakr Muhammad Ben Yahya al-Suli
10 ° secolo
8/8/8/3k4/8/1KQ5/8/q7
Il Bianco muove e vince
La soluzione - trovata dal GM Yuri Averbakh e pubblicata in The Human Comedy of Chess del Grande Maestro olandese Hans Ree - non è difficile trovarla online ma, quando viene data senza spiegazioni è difficile, molto, capirla. Per questo, e anche perché magari qualcuno vuole provarci, non l'ho ancora messa. Buon divertimento ;-)
Nessun commento:
Posta un commento