10 dicembre 2014

Quod erat demonstrandum

“...the most nearly mathematical form of the chess moves, for its essence is always the pure demonstration of a possibility… the quod erat demonstrandum of the chess board.” A. C. White

Il primo aiutomatto (l'aiutomatto è un tipo di problema di scacchi in cui il Nero, diversamente dai problemi classici, muove per primo e collabora con l'avversario affinché questi possa dargli scaccomatto nel numero di mosse indicato) pubblicato fu composto da Max Lange (1832/1899), in un articolo su Schachzeitung (la rivista del circolo di scacchi di Berlino) nel 1854. 


Aiutomatto in tre mosse, muove il Bianco. La soluzione è 1.a3 Rb7 2.Rc3 Ra8 3.Ae4#. Lange scrisse, e non sbagliò, che la sua nuova idea avrebbe potuto evocare "situazioni molto divertenti e ingegnose, che avrebbero anche potuto essere spesso estremamente difficili da gestire.

Il primo aiutomatto con mossa al Nero venne invece pubblicato da Sam Loyd, nel 1860, con la sua storia The Sin of the Nuns (Il Peccato delle Monache). Di quest'ultimo, demolito (un problema che abbia soluzioni diverse da quelle previste dall'autore si dice demolito, Introduzione al problema), parleremo nel prossimo post.

Non demolito o insolubile, con mossa al Nero: il primo, del 1861, dovrebbe essere questo:

Albert Barbe
Leipziger Illustrirte Zeitung, 1861
Q7/1qk1np2/1p4p1/7P/2K5/1n1r4/4bb2/8

h#3 (3+10)
Aiutomatto in tre mosse

Qual è la soluzione?

Che cosa c'entra con gli scacchi?
Not "White to play and win"? Worthless?! di Dan Heisman su Chess.com

In parte tratto da Black to play, di Chris Feather


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