20 giugno 2014

'Scaccole', del MF Andrea Malfagia

Mentre spigolavo la storia del sistema d'apertura che Carlsen e diversi altri superGM hanno scelto di opporre alla Gruenfeld di Caruana, mi sono imbattuto in questa bella battaglia d'altri tempi.





Che gran giocatore fosse Reuben Fine penso sia noto ai più, ma l'Arthur Dake che, dopo aver giocato 31...Ta6xa5, qui soccombe a una sua improvvisa combinazione non era precisamente l'ultimo arrivato: qui, nonostante la tipica profondità di manovra del Bianco, aveva conseguito una posizione strategicamente vinta, e nel corso della breve carriera sconfisse Fine ripetutamente, per non dimenticare che in quegli stessi anni si cucinò nientemeno che l'Alekhine campione del mondo e all'apice della sua arte!

In quel periodo anche Capablanca gli scappò per un capello, dopo averlo surclassato fin dall'apertura e aver mancato un bel po' di match point, salvo poi rovinare clamorosamente tutto, fino a perdere un finale mirabilmente analizzato da Grigorjev, ma si sa, anche la fortuna fa la differenza tra il fuoriclasse e un giocatore normale ;)


Josè Raul Capablanca - Arthur William Dake 1-0
New York, 1931; Difesa Slava, Variante Steiner
(commenti tratti da La fortuna di Capablanca, in Finali di scacchi di N. D. Grigorjev, Mursia 1979)

Bisogna tuttavia aiutarla, e va detto che nel nostro caso il Bianco si è dato un bel da fare in tal senso: se riuscite a trovare come si è conclusa la partita, trarrete non poco diletto dal ripercorrerne in calce l'andamento precedente, in cui si apprezza la visione spregiudicata e a tutto campo di Fine, sempre pronto a mordere come un cobra anche quando si trovava ridotto all'angolo!

Reuben Fine - Arthur William Dake
USA 1933
Bianco?
Andrea Malfagia

Preso da "Scaccole: una pagina di amenità scacchistiche a cura del Maestro FIDE Andrea Malfagia, per tutti gli spingilegna con la tendenza a ficcarsi gli alfieri nel naso."


3 commenti:

  1. Bel lavoro! Volendo, questa partita permette di proporre un esercizio di difficoltà più elevata se, come suggerivo commentando la posizione su Scaccole, si mostra la posizione un paio di mosse prima, quando il Bianco ha ancora la donna in a3, perché allora il solutore deve porsi nella condizione d'individuare il tema della combinazione e "progettarla", come probabilmente ha fatto Fine in quel momento.

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  2. Di Fine conoscevo la sua duplice natura di scacchista e psicologo (non è lui che ha scritto "La psicologia del giocatore di scacchi"?), che mi ha sempre incuriosito parecchio, anche se sono convinto che ancor migliore psicologo, nella pratica scacchista, sia stato Lasker. Di Dake, invece, confesso con vergogna che non sapevo nulla: leggo adesso che alla veneranda età di 76 anni gli è stato attribuito il titolo di Grande Meaestro "honoris causa", e trovo la cosa davvero lusinghiera. Doveva essere davvero un grande, bisognerà studiarlo meglio...

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    1. Si, è lui l'autore. Io preferisco cmq di gran lunga le sue partite, e per ultima questa bellissima combinazione che non conoscevo, al suo libro, nel quale l'analisi che fa della psicologia del giocatore credo sia viziata da qualche batosta di troppo :)

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